Una grande esperienza! Alice dietro ad un obiettivo è una sicurezza: coglie attimi ed espressioni fugaci immortalando la genuinità delle persone restituendo delle foto che oggettivavente diventano per forza di cose le tue preferite.
Ritratti fotografici – Gallery
Ritratti fotografici – Gallery
Nella seconda metà dell’800 i ricchi chiamavano il fotografo per ritrarre i defunti.
Già.
Sembrava aiutasse a imprigionare l’ultimo soffio di vita (forse i famosi 21 grammi?)
Ancora oggi, in alcune parti del mondo, ci sono popoli che credono che una fotografia possa rubarti l’anima o una parte del cervello!
A suon di vedere autoritratti, io comincio a credere nella seconda.
Ritratti fotografici – Gallery
Disdéri brevettò le “Photo-carte de visite”, otto foto piccoline come un biglietto da visita. Nascono cosi i primi album di famiglia e le persone cominciano a “collezionare” volti di parenti, magari lontani, ma anche di personaggi di prestigio o pubblici, attori, politici, eccetera. Un po’ come oggi che, attraverso i follow possiamo rivolgerci direttamente ai nostri idoli, cosa impensabile fino a qualche tempo fa!
La fotografia, anche attraverso i ritratti, ha modificato i rapporti sociali, ha avvicinato, ha stretto le distanze.
Le nostre nonne andavano dal fotografo nel fiore della bellezza, con l’abito migliore.
Per gli uomini, tenere la sigaretta tra le dita nelle foto, era uno status symbol. Gli esempi sono tantissimi: pensa ai nuovi fondalini in chroma key per le video chat!
I ritratti, io, a volte li costruisco, altre volte li “rubo”*.
Ogni persona ha una personalità complessa, a volte può voler indossare una maschera, a volte no. C’è differenza tra la scelta del ritratto per il curriculum rispetto a quello da mandare ai morosi.
Si sono susseguite mode diverse per le foto; mode, modi e tempi per guardarle. I ritratti dei defunti hanno portato ai ritratti dei neonati che hanno portato ai ritratti dei neonati in tutte le salse (dentro le ceste con i cavolfiori, tipo).
Il cellulare ha portato all’utilizzo quotidiano della fotografia, usata come block-notes o come scansione, poi i selfie, i selfie con i filtri e gli effetti speciali (vedi pure le ginocchia come wurstellini in spiaggia)! Non vedo l’ora di sapere in cosa mi imbatterò domani!!
Ogni elemento della foto parlerà del soggetto: il contesto, la sua posizione, lo sguardo, i vestiti, gli accessori…
Al giorno d’oggi, secondo me, andare dal fotografo non si fa solo per un senso nostalgico ripensando agli album di famiglia, ma diventa un momento catartico e introspettivo: si fissa un tempo, si mette un puntino sulla i di un capitolo della propria vita. Farsi fare un ritratto ha ancora un valore che non ha nulla a che vedere con la vanità, anzi! Se impariamo a conoscerci anche attraverso lo sguardo degli altri, l’occhio del fotografo è empatico e analitico, un alleato nel potersi vedere sotto una luce diversa, migliore o giusta!
Il volto è l’unica cosa che non si vede di sè stessi ma che vedono gli altri. Ecco perché il ritratto sembra possa svelare qualcosa.
Qui sotto alcuni esempi di ritratti, ambientati e non, fotografie scattate rubando solo qualche sorriso!
*Non sono forse ritratti quelli dei relatori su un palco? Questa è un’altra Buona Nuova!
PS – Uno dei miei ritrattisti di riferimento? Arnold Newman, of course!
Ritratti fotografici – Gallery























Ah, quasi dimenticavo i ritratti più istituzionali:












12 thoughts on “Ritratti fotografici – Gallery”
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12 thoughts on “Ritratti fotografici – Gallery”
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Ottimo fotografo, che sa sempre contestualizzare al meglio ogni situazione, oltre ad essere una bravissima insegnate.
Dietro quell obiettivo si cela anche una persona splendida, in grado di mettere a proprio agio anche le persone più timide.
Grande Ali, sei la migliore! -
Questo articolo è bello e completo per due ragioni: ha un testo scorrevole e tante foto a sostegno/esempio del senso oggi del ritratto… che fatto da un vero fotografo, fa sempre la differenza. Ecco, magari aggiungere qualche immagine (anche solo una) negli atri articoli, potrebbe migliorare l’attenzione. Siamo in tempi strani, tutto corre verso non si capisce cosa e le immagini “ferme” si guardano veloci… e cosa resta?
Buon lavoro -
Il testo dona già una forza invitante alla visione delle foto. Accompagnati da una narrazione più ampia si ricevono stimoli per allargare lo sguardo prima di immergersi. Molto belle queste foto piene di contenuti naturali ed intensi. Scorrendo i ritratti si fissano un po dentro quasi narrassero una storia di emozioni semplici ed incisive di momenti di vita dove si leggono anche le proprie emozioni attraversate da una luce che le afferra.
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Una cosa è la foto,quella della carta d’identità ad esempio,altro è il ritratto che coglie la persona attraverso l’immagine! Alice riesce a rendere spontaneo anche il più riottoso dei soggetti coinvolgendo in un gioco di complicita’che ottiene il il miglior effetto!
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Penso che Alice sia un’ottima fotografa.
Ti permette di fare pace con la difficoltà della rappresentazione del tuo corpo, della tua figura.
Mi piace come riesca a rendere aspetti del carattere di una persona dalle espressioni che cattura nel volto. -
Non mi è mai piaciuto farmi fotografare, e a 30 anni suonati non avevo una foto che ritenessi “decente”.
L’anno scorso però ho dato una svolta generale alla mia vita ed ho pensato che era ora di un po’ di autocelebrazione, magari attraverso un book fotografico.
Così ho preso coraggio ed ho contattato Alice.Ho amato subito la sua fotografia perchè è spontanea: lei ferma ciò che vede, e coglie dei lati nelle cose e nelle persone che non sono quelli usuali.
Non mi ero mai fatta fotografare da un professionista, ed è stata un’esperienza molto divertente e coinvolgente: Alice ti mette a tuo agio, cerca di capire quali sono le tue idee e i tuoi desideri, ma soprattutto cerca di capire TE e in questo modo i suoi scatti risultano davvero genuini.
Per la prima volta ho guardato le mie foto pensando “Omioddio sono venuta BENE!”, e per la prima volta mi sono vista con occhi diversi.Il pomeriggio è volato e a fine giornata gli scatti fatti erano centinaia. Alice ha scelto i migliori e li ha editati, e vedere il risultato del suo lavoro mi ha emozionato tantissimo, per cui grazie grazie grazie, Alice!
Trovare un’artista col suo talento e con la sua passione è davvero raro!
Una grande esperienza! Alice dietro ad un obiettivo è una sicurezza: coglie attimi ed espressioni fugaci immortalando la genuinità delle persone restituendo delle foto che oggettivavente diventano per forza di cose le tue preferite.
Grazie Francesco!
Ottimo fotografo, che sa sempre contestualizzare al meglio ogni situazione, oltre ad essere una bravissima insegnate.
Dietro quell obiettivo si cela anche una persona splendida, in grado di mettere a proprio agio anche le persone più timide.
Grande Ali, sei la migliore!
<3 Super Enrico!
Questo articolo è bello e completo per due ragioni: ha un testo scorrevole e tante foto a sostegno/esempio del senso oggi del ritratto… che fatto da un vero fotografo, fa sempre la differenza. Ecco, magari aggiungere qualche immagine (anche solo una) negli atri articoli, potrebbe migliorare l’attenzione. Siamo in tempi strani, tutto corre verso non si capisce cosa e le immagini “ferme” si guardano veloci… e cosa resta?
Buon lavoro
Il testo dona già una forza invitante alla visione delle foto. Accompagnati da una narrazione più ampia si ricevono stimoli per allargare lo sguardo prima di immergersi. Molto belle queste foto piene di contenuti naturali ed intensi. Scorrendo i ritratti si fissano un po dentro quasi narrassero una storia di emozioni semplici ed incisive di momenti di vita dove si leggono anche le proprie emozioni attraversate da una luce che le afferra.
Una cosa è la foto,quella della carta d’identità ad esempio,altro è il ritratto che coglie la persona attraverso l’immagine! Alice riesce a rendere spontaneo anche il più riottoso dei soggetti coinvolgendo in un gioco di complicita’che ottiene il il miglior effetto!
🙂
Penso che Alice sia un’ottima fotografa.
Ti permette di fare pace con la difficoltà della rappresentazione del tuo corpo, della tua figura.
Mi piace come riesca a rendere aspetti del carattere di una persona dalle espressioni che cattura nel volto.
🙂
Non mi è mai piaciuto farmi fotografare, e a 30 anni suonati non avevo una foto che ritenessi “decente”.
L’anno scorso però ho dato una svolta generale alla mia vita ed ho pensato che era ora di un po’ di autocelebrazione, magari attraverso un book fotografico.
Così ho preso coraggio ed ho contattato Alice.
Ho amato subito la sua fotografia perchè è spontanea: lei ferma ciò che vede, e coglie dei lati nelle cose e nelle persone che non sono quelli usuali.
Non mi ero mai fatta fotografare da un professionista, ed è stata un’esperienza molto divertente e coinvolgente: Alice ti mette a tuo agio, cerca di capire quali sono le tue idee e i tuoi desideri, ma soprattutto cerca di capire TE e in questo modo i suoi scatti risultano davvero genuini.
Per la prima volta ho guardato le mie foto pensando “Omioddio sono venuta BENE!”, e per la prima volta mi sono vista con occhi diversi.
Il pomeriggio è volato e a fine giornata gli scatti fatti erano centinaia. Alice ha scelto i migliori e li ha editati, e vedere il risultato del suo lavoro mi ha emozionato tantissimo, per cui grazie grazie grazie, Alice!
Trovare un’artista col suo talento e con la sua passione è davvero raro!
Oh, Giulia!
Grazie per aver condiviso in questo spazio un pensiero così intimo, personale! Sono molto felice di aver fatto parte, in qualche modo, della tua svolta!!