Perchè Verde?
Un bel giorno della scorsa settimana, presumibilmente il 25 aprile o il 24, ero seduta al bar con aperitivo e con il sole che mi baciava il copino.
C’era un bimbo con un gelato più grande di lui, un cagnolino più piccolo di una pallina da tennis e una nonna più giovane della media delle nonne.
Ad un certo punto il bimbo ha alzato gli occhi dalla coppa gelato e mi ha vista.
S’è impallato.
S’è alzato.
È andato dalla nonna, che leggeva il giornale assorta, a chiederle sottovoce, come un pesce color cobalto della Disney con toni acuti: “Nonna! Cosa è successo a quella ragazza lì, che ha i capelli verdi?”
E la nonna, abbassando il giornale e girandosi ha farfugliato un “sssshhh, è solo una tinta.” o qualcosa di simile.
Peccato.
Peccato perché mia nonna me le raccontava le storie… Me le racconta tutt’ora ed è più vecchia della media delle nonne!!!
Dunque, amiche mamme, zii, zie etcetcetc. Se un bimbo dovesse chiedere perché Alice ha i capelli verdi, ho io una storia da suggerire:
“Mi trovavo in un qualunque boschetto friulano in collina, passeggiando con Birillo e Topina, i miei gatti, che mi raccontavano di quanto odiassero l’idea di venire pettinati e di quanto preferiscano i bocconcini alle crocchette.
Ciacolando poi del più e del meno, abbiamo imboccato un sentiero interessante dal loro punto di vista. C’erano uccellini di tutti i tipi, infatti, mentre Topina, da bravo felino donna, ha iniziato a rincorrerli ed acchiapparli, Birillo mi spiegava quali erano le specie, quali quelle che davano più soddisfazione per la caccia e quali invece erano uccelli sempliciotti privi di spina dorsale.
A quel punto, interessata alla tecnica di caccia, e arrivati nei pressi di un prato curato, ho chiesto a Topina di farmi vedere come acciuffare quel pappagallo che stava sul ramo più basso di una betulla solitaria in fondo alla distesa verde e gialla.
L’ho visto fino laggiù perché era cangiante e perché il mio oculista dice che sono un falchetto.
Quatti, quatti ci siamo avvicinati.
MA
dato che non sono un felide, mi sono inciampata sulla radice di una quercia che molto tempo fa era stata rimossa da li.
A quel punto topina è scattata sul pappagallo verde, la radice si è alzata in un vortice di pollini che mi hanno fatto starnutire sputacchiando su Birillo che a sua volta ha tossito sputando una palla di pelo (ecco, vedi che succede a non lasciarsi pettinare?).
Topina è tornata con il pappagallo in bocca mentre la radice è diventata un piccolo elfo da cortile. Bruttarello, spelacchiato. Aveva la faccia che era una via di mezzo tra il Gizmo prima di aver mangiato dopo mezzanotte e il Gizmo dopo aver mangiato a mezzanotte (se qualche bambino non comprende, va benissimo anche qualcosa tipo i Furby).
Insomma, era arrabbiato perché inciampando gli ho scoperchiato la casa…. Ho chiesto scusa, avrei voluto aiutarlo, ma lui era fermo sulle sue idee come Dinamite Bla. Cacchio.
C’era Birillo che ha pure provato a fargli le fusa, ma niente!
Anzi, quelle lo hanno innervosito a tal punto che ha preso dalla tasca una fiala con dentro una farfalla rosa rubata a Bordano, e mentre aprendo la fiala pronunciava una formula tipo “buscamoscaboscomostovinorosso”, Topina ha lanciato il cocorito che moribondo ha aperto le alucce facendomi da semi-barriera al raggio magenta sprigionato dalla farfalla.
Ah, Ah!!
Il pappagallo tossendo è diventato tutto rosa, e io ho preso di conseguenza il verde cocorito.
A quel punto non c’era più niente da fare.
All’orizzonte, alla fine del prato, si è sprigionato il raggio verde baleno verso il quale ha zompettato quell’elfo un po’ smaccato. Forse è andato a cercare un altro domicilio, oppure aspettava questo ancestrale momento per tornare al suo posto.
Fatto sta che se passate per quel qualunque boschetto friulano in collina, avanti avanti, fino alla radura dove c’è il prato, troverete una specie di pesco fiorito e ridente. Se poi vi avvicinate ridete anche voi! Perché le fronde non sono i fiori del frutto, è pur sempre una betulla, ma cocorite magenta che si burlano dei miei capelli verdi da quel tempo che fu! ”
Ok, l’antistaminico è doppante, ma le favole di più.